De te dedica narratur
10/03/2021
«Laboratori poesia»

De te dedica narratur

di Federico Migliorati


23/06/2019
«Quotidiano del Sud - L'altra voce dell'Italia»

Carlo Villa, l'autoescluso per eccellenza

di Augusto Ficele


Carlo Villa

De te dedica narratur

Come un “Decaptetyl”, farmaco prescritto per dragare un tessuto neoplastico nel tentativo di deprivarlo dell’aggressività malsana, distruggendo nel farlo anche ogni efficienza delle gonadi all’ancora vitale malcapitato, con questo titolo parafrasato da un emistichio oraziano Carlo Villa analizza con sarcasmo definitorio l’attualità che ci opprime fino alla cronaca più spicciola. Tra i destinatari, tra gli altri Merkel, Macron, Trump, Renzi, Moro, l’Isis; ma anche con la Rosselli, la Moreau, Sanremo, Fazio-Vespa, fino alla scomparsa del nostro pianeta e dello stesso autore, avvalendosi di testi godibilissimi, secondo l’assunto di Goethe, per il quale la poesia converte i soggetti che tratta in capziosi anacronismi selettivi.
Gli affondi espressivi di Carlo Villa sono carichi di percorsi alla Renard, Daumal, Jarry, fino al Gadda più delirante: scrittori che gli sono stati compagni di penna fin dagli anni Cinquanta del secolo scorso: quelli del suo esordio, avallato da Sinisgalli, Pasolini, Vittorini, Butor e Calvino, che lo volle all’Einaudi per sette titoli, dove nel ’64 inaugurò la Bianca di poesia.
Il laboratorio di Villa d’una feroce igiene civile, utilizza un linguaggio instancabile nel raccogliere i pezzi dispersi d’un mondo in disfacimento, ritessendolo in cromatici patchwork con una scrittura imprevedibile condotta sempre dal di dentro d’un assunto riordinativo.


Vincitore premio speciale giuria tecnica Premio di Poesia San Vito al Tagliamento 2021

libro

Prezzo € 14.00

pp. 256

Formato 10,5x18

Anno 2018

ISBN 9788860324771

Collana: Poesia


Condizioni di vendita
Carteggio. 1931-1946

Poggioli, Berti

Carteggio. 1931-1946

Gli incompresi

Francesco Lisbona

Gli incompresi

Sentire sapere

Collani, Fossa, Norcini

Sentire sapere