Il libro raccoglie gli “incontri” più singolari dell’autore con i suoi pazienti di età avanzata, con l’obiettivo di fissare espressioni dialettali, singole parole, verbi, modi di dire, tipici della Sesto...
«Sono abituato a leggere testi in dialetto, in vernacolo, parlate delle varie zone della Toscana, ma una lingua così spontanea, vera, per nulla ostentata o artificiosa, vissuta nel contesto e nelle proprie architetture espressive, capita raramente d’incontrarla. Questo pregio, oltre che dal talento naturale dell’autore, deriva dal fatto che tutti i testi, a quanto ci viene assicurato, sono trascritti pressoché immediatamente e sul campo, per cui la parola vernacola, o stravolta, s’incastona nel giro della frase senza perdere la collocazione datale di chi l’ha usata». (dalla “Prefazione” di Carlo Lapucci)
Nel libro sono raccolti gli “incontri” più singolari dell’autore con i suoi pazienti di età più avanzata, con l’obiettivo di fissare espressioni dialettali, singole parole, verbi, modi di dire, tipici della Sesto dei nostri nonni, e come tali destinati con il passare del tempo a scomparire.
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