«Il sottotitolo di questo volume recita: Omaggio a Vittoria Perrone Compagni. E come tale, anzitutto, il libro va inteso. Esso vorrebbe significare il riconoscimento del magistero della Collega, così come esprimere la vicinanza e l’affetto di alcuni amici, allievi e colleghi, desiderosi di manifestarle – in occasione del suo collocamento fuori ruolo – la loro gratitudine per tutto ciò che ha saputo dare e ancora vorrà dare agli studi filosofici, e all’Ateneo fiorentino.
Null’altro che un tentativo di dire, con la sobrietà che – ne siamo certi – nessuno come Vittoria sa apprezzare: grazie di cuore».
(Gianluca Garelli e Anna Rodolfi)