di Angelo Errera
Un tempo né vicino, né lontano che sembra basti allungare una mano per ritrovarlo, non ha avuto ancora la sua storicizzazione: è il tempo che va dal secondo dopoguerra, al miracolo economico, alla contestazione e alla crisi successiva che ancora ci travaglia.
Il mondo di quegli anni si ricompone soprattutto attraverso figure, più frequentemente personalità, che ebbero una certa importanza: sono toscani e d’altri luoghi, colti negli ambienti cittadini o sorpresi nei loro ambienti dall’autore, che li vede con la giusta ironia e con l’affetto che è l’immancabile compagno del rimpianto:
Pietro Annigoni, Pino Arpioni, Anna Banti, Ubaldo Bardi,
Carlo Betocchi, Piero Bigongiari, Romano Bilenchi, Buffa e Maffini, Ilio Calabresi, Cardinal Antonio Bacci, Siro Conforti, Primo Conti, Guido D’Anna, Don Antonio, Mario Donadoni, Dylan Thomas, Corrado Gaipa, Alfonso Gatto, Jorge Guillén, Hermet,
Il Banarelli, L’Arena dei Pini, Giorgio La Pira, Tommaso Landolfi, Nicola Lisi, Luciano Satta, Mario Luzi, Oreste Macrì,
Angelo Marchese, Pier Francesco Marcucci, Quinto Martini,
Bruno Migliorini, Eugenio Montale, L’Oste di Careggi,
Adolfo Oxilia, Geno Pampaloni, Rolando Panerai,
Alessandro Parronchi, Dino Pieraccioni, Pinolo, Ottone Rosai,
Piero Santi, Fulco Duglas Scotti, Giovanni Spadolini.