All'interno di un primo bilancio artistico e letterario del Novecento, appare ormai accertato il ruolo fondamentale svolto dalle avanguardie in questo secolo: la linea dell'arte sperimentale in Italia non si è mai davvero spezzata, ma è diventata in alcuni periodi storici per così dire sotterranea, riemergendo con forza negli anni Sessanta. Sono anni, questi, nei quali il panorama culturale italiano viene scosso dal deflagrare del fenomeno delle Neoavanguardie, fortemente polemiche nei confronti dell'arte tradizionale e rivolte alla costituzione di forme artistiche innovative e capaci di introdurre germi di contestazione nei confronti della contemporanea società dei mass media.
Dall'interno della società letteraria fiorentina, nasce e si sviluppa il Gruppo 70, che tuttavia si colloca subito con decisione nel quadro della ricerca delle avanguardie, dando luogo al fenomeno della “poesia visiva” come sintesi tra codici iconici e verbali. Viene proposta qui una selezione di opere di alcuni esponenti del Gruppo 70, per illustrare questa nuova modalità estetica, tuttora aperta al contributo delle nuove sperimentazioni.