di Stefano Zecchi
di Donatella Pezzoli
di Alessandro Forlani
di Mario Bernardi Guardi
di Domenico Del Nero
di Paolo Bartalini
di Andrea Sorrentino
di Manuela Plastina
Per ricordare l'alluvione di Firenze vengono qui raccolti e proposti alcuni scritti del sindaco Piero Bargellini e di sua moglie, testimoni e vittime al contempo del disastro: le loro voci, i loro pensieri e, con questi, le voci dei fiorentini del '66 e di tutti coloro che da fuori accorsero per dare una mano, gli ormai leggendari “angioli del fango”. Testimonianza viva di quello che fu definito “il miracolo di Firenze”, che ha segnato la storia della città e la vicenda umana di migliaia di persone, cronaca indispensabile di quell'anno zero che fu per la città il 4 novembre 1966.
Lo stesso animo, gli stessi umori, lo stesso orgoglioso rifiuto di autocommiserazione si ritrovano nel capitolo, dedicato a questi avvenimenti, del quarto volume della sua «Splendida storia di Firenze». [...] Non sono che una trentina di pagine, ma esemplari. Si dovrebbe farne lettura d'obbligo nelle scuole per mostrare ai giovani italiani, come si scrive da memorialisti e anche, di passaggio, come si opera da sindaci.
Indro Montanelli, «Corriere della Sera», 20 dicembre 1969
È bene ricordare, non per il gusto dell'orrido o per la mania del pianto, ma per misurare il lavoro fatto e che a molti è sembrato addirittura miracoloso. [...] Ma Firenze valeva la fatica che abbiamo durato, e vale ancora la piacevole pena di renderla sempre più bella.
Piero Bargellini
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