Romanzo popolare nero, protogiallo: sono molte le etichette usate per descrivere il giallo preistorico, che interessa una manciata di testi pubblicati in Italia tra Otto e Novecento, qualche decennio prima dei Libri gialli Mondadori, che alla fine degli anni Venti sancirono l’atto di nascita del cosiddetto “giallo all’italiana”.
“Gialli” per modo di dire, perché alla detection e alla suspence uniscono elementi terrifici e magici, interminabili processi, passioni struggenti; ma è proprio la loro indefinitezza a renderli interessanti linguisticamente: se da un lato c’è la tendenza alla conservatività e al cliché, dall’altro si intravedono alcune caratteristiche tipiche del poliziesco italiano, ossia l’uso di elementi volti alla verosimiglianza linguistica e alla rappresentazione del parlato. L’indagine è stata svolta su un corpus digitale, nel tentativo di restituire al lettore analisi sia qualitative sia quantitative dei fenomeni linguistici.