“Tutti noi abbiamo lasciato sul nostro cammino, come Pollicino, delle briciole di pane per ritrovare la strada di casa, dobbiamo solo rintracciare quelle che non si sono perse nel fitto bosco della vita quotidiana o sono state mangiate dai nostri demoni interiori. Le nostre briciole sono i ricordi di quei vissuti che ci hanno emozionato, coinvolto, ci hanno dato incredibilmente energia o tremendamente depresso, ci hanno ricordato di essere vivi o ci hanno dato la certezza di essere profondamente umani… ma ci hanno anche rammentato l’imprescindibilità dell’aiuto che proviene dal mondo spirituale”.
L’autore utilizza il suo vissuto per invitare il lettore a riconoscere la propria parte eroica, a individuare gli specchi di cui è circondato, a definire i contorni della propria ombra, per recuperare la propria energia primigenia, la propria direzione nella vita, affinché possa essere onorato quel contratto d’Anima, sottoscritto prima di nascere in altro luogo e in altro tempo.