Dante fu traduttore e riscrittore – ci ricorda Luca Azzetta – di autori latini, francesi e provenzali. A ciò si aggiunga il fatto che il sommo poeta è stato in più occasioni traduttore di sé stesso, dal volgare al latino e viceversa. In occasione dei settecento anni dalla sua morte italianisti, francesisti, ispanisti e lusitanisti hanno voluto gettare uno sguardo comune sulla sua ricezione nel mondo romanzo. Prendendo spunto da quel «volgare illustre» il cui uso Dante aveva auspicato nel De vulgari eloquentia, hanno indagato aspetti teorici, filologici e storici della sua espressione attraverso riletture, traduzioni, riscritture. Ne è emerso un ricco palinsesto interpretativo, una costellazione quanto mai articolata attraverso cui è riattualizzata e rivivificata la parola dei posteri «al suon de la sua voce».
Collana: Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia
Sezione: Letteratura italiana e Romanistica
Lingua: Italiano
Copyright: 2023
Licenza: CC BY NC ND 4.0
Licenza dei metadati: CC BY 4.0
e-ISSN: 2974-6876
DOI: 10.35948/DILEF/978-88-6032-685-0
ISBN 978-88-6032-682-9
e-ISBN: 978-88-6032-685-0
Prezzo € 20.00
pp. 162
Formato 16x24
Anno 2023
ISBN 9788860326829
Collana: Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia
pp. 162
Formato 16x24
Anno 2023
ISBN 9788860326850
Collana: Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia
Licenza: CC BY NC ND 4.0