di Alessio Federici
«Mara lo guardò, così piccolo in pantaloni e maglia pesanti sotto il giubbotto. Così infuriato perché il mondo non è la linea dritta che dovrebbe essere».
Crescere è un boato che esplode nelle orecchie e le riempie per sempre. Improvvisamente il mondo si svela pieno di trappole. E da allora non hai scampo, da allora sei in guerra.
Il boato di Nicola è nato da uno spaventoso segreto che tutti conoscono ma sembrano voler ignorare. Alla fine, ha capito anche lui che per sopravvivere deve fingere. Fingere di non essere diventato grande anche se è ancora un bambino, fingere che la sua vita piena di crepe non abbia niente che non va.
Il boato di Gregorio è un trasloco insieme a mamma e papà in un posto coi muri sottili, è Nicola che combatte nell’appartamento sopra il suo.
Nico è abituato a cucirsi la bocca anche se vorrebbe urlare, Greg non è mai stato capace di comportarsi come gli altri.
Perché le guerre non si vincono da soli e gli alleati, i legami indistruttibili, si trovano sempre in chi meno te lo aspetti.