Il libro, come la mostra a cui si accompagna, presenta la sorte del tutto particolare di un sito archeologico in Siria durante i recenti sette anni di guerra. L’antica città di Urkesh, oggi Tell Mozan, nella Siria nord orientale, è diventata un focolaio di attività che sviluppano, attorno al sito archeologico, una forte e inaspettata sinergia fra una varietà di comunità e gruppi sociali. In forte contrasto con la violenza distruttrice della guerra e di intenzionali e perversi movimenti iconoclastici, Urkesh è emerso come una fonte di speranza e un motivo di orgoglio per le popolazioni che vi gravitano attorno. In questa prospettiva, il progetto è anche diventato un modello di quella nuova sensibilità che l’archeologia come disciplina sta sviluppando – la sensibilità, cioè, per il valore del territorio come elemento portante in comune fra gli antichi e chi oggi vi abita.