di Teresa Paladin
«In un mondo sempre più frivolo dove la lettura diventa cosa complicatissima (un romanzo sembra una montagna da scalare), non possiamo fare altro che consigliare la lettura di questi racconti; ognuno poi vi troverà il proprio, quello più intimo. […] William Carlos Williams […] sostiene che “il racconto, che agisce come la scintilla di un fiammifero acceso al buio, è l’unico vero modo per descrivere la brevità, la frammentazione e allo stesso tempo l’interezza della vita delle persone”. […] Ed è quello che troviamo nei racconti di Angelo Australi perché l’autore mette in scena proprio la vita in tutta la sua frammentarietà e la sua brevità. Ma con grande talento che la vita stessa talvolta non possiede».
(dalla postfazione di René Corona)
«I racconti di Angelo sono compagni ideali proprio per le passeggiate attorno a casa, come suggerisce il titolo di questa breve raccolta.
La sua prosa semplice e schietta, mai banale, arriva al cuore e riesce a suscitare quelle emozioni che tutti possediamo ma che spesso quasi non sappiamo cogliere.
Talvolta entra in punta di piedi nei sentimenti e li porge con disinvolta ironia come nella barzelletta dei due frati, talvolta guarda al dintorno, sia di ieri che di oggi, con un pizzico di appassionata malinconia ma sempre attraverso la luce del positivo».
Lucia Bruni