di Eleonora Preci
Dedicato a Lanfranco Caretti, il grande italianista docente nelle Università di Pavia (1952-1963) e di Firenze (1964-1985), il volume presenta i contributi di ventisette allievi, in occasione del centenario della nascita del Maestro (1915-2015): ricordi personali o studi di carattere critico, pur sempre però direttamente legati agli autori e ai temi che hanno caratterizzato il magistero carettiano (da Ariosto a Tasso, da Parini a Alfieri a Manzoni, ai contemporanei). In un’epoca come l’attuale, dominata da orgoglioso preziosismo accademico, torna utile ricordare quanto Caretti ha detto di sé, in un «autoritratto» del 1960: «il nostro è un paese di geniali ed effusivi inventori; ed io invece credo molto al mestiere, alla modesta pratica di bottega. [Giuseppe] De Robertis mi ha iperbolicamente definito “un asso per sbrogliare matasse filologiche”. Vorrei esserlo veramente, ma per mettere un po’ d’ordine negli accadimenti della mia coscienza».
Il volume è corredato di due inserti iconografici: un Album biografico, che contiene foto di Caretti provenienti dal Fondo conservato nella Biblioteca Ariostea di Ferrara, e un Album bibliografico, che documenta copertine e frontespizi di talune voci d’una bibliografia ben altrimenti ricca e articolata.