di Fulvio Paloscia
La protagonista di questo romanzo che molto somiglia a una storia vera è una donna che fin da piccola ha dovuto fare i conti col proprio corpo. Non solo e non tanto perché era la più slanciata e forse la più bella rispetto a tutte le altre ragazze del suo ambiente, quanto perché una serie di avversità ogni volta più invalidanti ha messo a durissima prova le sue capacità di resistenza. Come si fa a rimanere una buona amica, moglie, madre, donna in carriera, quando sembra che la vita si stia ingegnando anno dopo anno, giorno dopo giorno, per distruggere le tue capacità di stare al mondo?
Si fa, sembra dirci Gioia Brogi con uno stile asciutto e a volte ironico che mai indulge all’autocompatimento, rimanendo aperti verso l’esistenza in tutte le sue forme (un fiore, un sogno, un inatteso momento di complicità), fino a convincersi, e a convincerci, che il nostro destino è intrecciato indissolubilmente con quello di tutto quanto ci sta intorno: piante, animali, donne e uomini. Quelli che ci salvano, e quelli che possiamo salvare noi.