di Michele Brancale
di Giuliano Landini
Questo libro non è un libro su don Giorgio Tarocchi, parroco di Settignano dal 1970 al 2017, ma un libro di don Giorgio, è un libro che senz’altro lui non avrebbe voluto. Allora perché?
Perché attraverso i tanti scritti, tante omelie, tante riflessioni, tanti pensieri, tante testimonianze, ognuno di noi possa ritrovare il suo don Giorgio, quello vero, quello della sua storia, della sua memoria personale, quello della sua amicizia.
Da queste pagine traspare la figura di un uomo, di un sacerdote di Cristo, amante della sua Chiesa, che l’ha servita senza mai servirsene, ma anche criticata quando era da criticare, perché non seguiva l’insegnamento evangelico. Don Giorgio, con il suo stile cristiano autentico, sapeva coniugare fedeltà al Vangelo e dignità della coscienza, amore per la Chiesa ed esigenza della parresia, con la necessaria franchezza anche davanti ai superiori.
Uomo di preghiera, uomo dell’ascolto. Sempre attento, disponibile alle necessità di chi aveva accanto; l’amicizia, il rapporto con gli altri erano per lui indispensabili. Rapporto con Dio e relazione, questo poteva essere il suo motto.
Testimonianze di: Tea Albini, Francesca Baldry, card. Gualtiero Bassetti, Francesca Breschi, Riccardo Brunini, Alessandro Casetti, Lorenzo Cassi, Sergio Ferli, Francesco Festini, Maurizio Landi, don Giuliano Landini, Carlo Lapucci, Leandro Lombardi, Giovanni Mazzi, mons. Lino Panizza, Angelo Passaleva, suor Damiana Spignoli, don Paolo Tarchi, padre Serafino Tognetti.