Sono qui raccolti gli Atti del Convegno L'arte del saltimbanco.
Aldo Palazzeschi tra due avanguardie, che si è tenuto a Toronto nei giorni 29 e 30 settembre 2006, per iniziativa del Centro di Studi «Aldo Palazzeschi» dell'Università di Firenze, del Department of French, German and Italian dell'University of Toronto at Mississauga, del Department of Italian Studies dell'University of Toronto, del Department of Languages, Literatures and Linguistics della York University, con la partecipazione del Centro Scuola e Cultura Italiana del Columbus Centre, dell'Emilio Goggio Chair in Italian Studies dell'University of Toronto e dell'Istituto Italiano di Cultura di Toronto.
È da salutare con vivo compiacimento il concorso di tante istituzioni che hanno insieme cooperato al lusinghiero successo di questo incontro di studio dedicato a un moderno classico italiano, che – a parte le ricerche tecniche compiute negli ultimi anni dagli specialisti – gode in Nordamerica di una fortuna ancora troppo circoscritta, nei programmi universitari come nella diffusione editoriale, non rispondente al riconoscimento che merita, né al numero dei suoi possibili lettori.
Il Convegno si è aperto la mattina di venerdì 29 settembre nel Charbonnel Lounge dell'Università di Toronto, con il saluto augurale di Michael Lettieri (University of Toronto at Mississauga). Nella prima sessione, presieduta da Salvatore Bancheri (University of Toronto at Mississauga), sono state presentate le relazioni di Gino Tellini (Università di Firenze), Anthony Julian Tamburri (Calandra Italian American Institute and Queens, City University of New York), Gabriele Fichera (Università di Siena), Simone Magherini (Università di Firenze). In chiusura della mattinata, lo stesso Magherini ha spiegato e documentato le modalità di consultazione telematica dell'Archivio Digitale del Centro di Studi «Aldo Palazzeschi». Nella tornata pomeridiana, presieduta da Roberta Sinyor (York University), dopo le relazioni di Adele Dei (Università di Firenze), Elias Polizoes (University of Western Ontario), Donato Santeramo (Queen's University) e Cristina Caracchini (Queen's University), i convegnisti si sono trasferiti all'Istituto Italiano di Cultura per un recital di testi poetici palazzeschiani (Chi sono?, Rio Bo, La passeggiata, Visita alla Contessa Eva Pizzardini Ba, Sole, Luna piena, La visita di Mr. Chaff, Madame la concierge, Rimini, La madre, I fiori), ideato e organizzato da Gianni Cicali (University of Toronto), con letture di Gianni Cicali, Sara Drudi, Francesca Pierro e Stephen Tate. Le due sessioni di sabato 30 settembre si sono tenute al Columbus Centre.
Nella tornata della mattina, presieduta da Anna Gaspari (Centro Scuola e Cultura Italiana, Columbus Centre), si sono succedute le relazioni di Maria Carla Papini (Università di Firenze), John Picchione (York University), Paolo Chirumbolo (McMaster University) e Luca Somigli (University of Toronto).
Nella tornata pomeridiana, dopo la proiezione d'un video con interviste televisive rilasciate da Aldo Palazzeschi, sono state lette alcune poesie (Chi sono?, Rio Bo, Da cosa nasce cosa, Compleanno, Movimento, La croce, Un sogno, Guardie di notte, Felicità) da studenti di scuola superiore del Programma di lingua italiana del Columbus Centre (Valentina Dichiara, Alessandro Gallello, Melissa Cherubino, David Marrello, Renzo Martinello, Sabrina Monteiro), guidati dagli insegnanti Lisa Gagliardi, Cosmo Femia, Damiano Femia, e dei Corsi di lingua italiana della St. Michael's College School (Thomas Brandimarte, Thomas Colussi Arthur, Alexander Colussi Arthur, Ricky Liorti, Leo Stalteri, Art De Guzman), guidati dall'insegnante Anna Di Meglio.
Questa sezione, d'importante rilievo didattico e pedagogico, è stata introdotta e diretta da Gabriella Colussi Arthur (York University), che ha difeso la conoscenza della letteratura come componente ineliminabile nel processo d'insegnamento dell'italiano, quindi ha aggiunto: «Dal punto di vista demografico, gli studenti provengono da famiglie d'origine italiana con almeno un genitore di discendenza italiana o da famiglie d'altra origine, portoghese o rumena. Essendo una città multiculturale, Toronto accoglie emigranti da tutte le parti del mondo e l'interesse per l'italiano è condiviso da molti. La maggior parte dei ragazzi intervenuti studia l'italiano soltanto nelle ore di scuola e ha pochi contatti regolari con l'Italia. Loro caratteristica comune è il forte interesse per la lingua italiana e la ricerca d'ogni occasione che possa consertirne una migliore e più approfondita conoscenza».
Tutte le relazioni compaiono secondo l'ordine del programma (spiace che quella di Donato Santeramo, dal titolo Pirandello e Palazzeschi: la poetica del “malincomico”, non sia stata consegnata per la stampa). L'inserto iconografico, Palazzeschi in lingua inglese, curato da Simone Magherini, illustra diacronicamente (attingendo alla biblioteca dello scrittore) aspetti e momenti relativi alla circolazione dell'opera palazzeschiana in area anglofona, a supporto dell'Appendice bibliografica annessa all'intervento di Luca Somigli. Spetta al lettore trarre un bilancio del Convegno che, sull'affabile quanto difficile arte del saltimbanco, ha visto confrontarsi studiosi differenti per età, per formazione, per esperienza, con il conseguente ricorso a metodologie critiche e a chiavi interpretative distanti tra loro. Un concerto di voci difformi ma non dissonanti, intonato a quel principio della «varietà» che tanto si addice al nostro Palazzeschi.
Nel congedare il volume degli Atti, è doveroso ringraziare quanti hanno contribuito all'esemplare svolgimento della manifestazione, come alla fervida e umanamente calorosa alacrità dei lavori: Michael Lettieri, che s'è prodigato, insieme all'amico Salvatore Bancheri, con impareggiabile tatto e competenza, nel coordinamento delle molte istituzioni coinvolte nelle due giornate di studio; Domenico Pietropaolo, per la cordiale accoglienza da parte del Department of Italian Studies dell'Università di Toronto; Anna Gaspari, per il sostegno e il concreto apporto del Columbus Centre; Martin Stiglio e Paola Cioni, per la generosissima ospitalità dell'Istituto Italiano di Cultura; quindi i relatori, i presidenti di sessione, i docenti, gli studenti e il pubblico più eterogeneo che hanno confortato con attiva partecipazione l'impegno degli organizzatori.
Luca Somigli e Gino Tellini
Toronto - Firenze, 18 gennaio 2008