di Gualtiero Bassetti
di Arturo Paoli
di Maurizio Renzini
di Sergio Valzania
L’autore incontra La Pira nel 1971 alle sue lezioni di Diritto Romano di cui il professore si serviva per interpretare la storia e il futuro. Si consolida un rapporto con questo mistico prestato alla politica, padre della Costituzione e apostolo di pace. Il libro testimonia per la prima volta i suoi straordinari insegnamenti ai giovani che raffigurava come rondini in volo verso la primavera. Tanti episodi sono inediti e profetici. Ne emerge una personalità ricchissima. La Pira collegava riflessioni bibliche e tomistiche ad altre storiche, politiche, economiche, giuridiche, scientifiche, psicologiche, urbanistiche. Apriva così affascinanti finestre sul mondo, spiegando il senso profondo degli avvenimenti.
Filo conduttore del testo è il tema lapiriano sull’unità nel molteplice della famiglia umana, resa possibile alle genti da un processo di partecipazione al fine ultimo della storia: «la pace, il disarmo, la giustizia e la libertà dei popoli di tutta la terra». Colpisce oggi che molti anni fa La Pira fosse stato rimproverato in Vaticano perché correva troppo: «Lei è almeno trent’anni avanti». Ma fu rassicurato: «Vada avanti professore, noi la seguiremo».
Molte così le considerazioni sull’attualità del suo pensiero a partire dalle parole di papa Francesco. Ne nasce una sintetica antologia dei loro scritti che presentano sorprendenti affinità maturate nelle comuni radici bibliche.
Il cardinale Gualtiero Bassetti, a cui papa Francesco ha chiesto i commenti per la Via crucis del 2016 al Colosseo, nella presentazione al libro ci illumina sulla modernità di La Pira i cui contenuti derivano «dalla sua anima mistica».