di Arnaldo Di Benedetto
di Lucia Bruni
di Martina Piperno
di Raoul Bruni
Giacomo Leopardi iniziò a elaborare le proprie teorie estetiche fin dal luglio 1816, quando, appena diciottenne, scrisse la famosa Lettera ai compilatori della «Biblioteca italiana»; e avrebbe continuato a riflettere sulla filosofia dell’arte per tutto il quindicennio in cui andò annotando il suo Zibaldone di Pensieri, giungendo spesso a conclusioni in sorprendente sintonia con quelle dei grandi romantici europei. Tuttavia, l’unico studio specifico sull’estetica leopardiana – L’estetica nei pensieri di Giacomo Leopardi di Romualdo Giani – risale a più di un secolo fa e, da allora, la critica, salvo rare eccezioni, ha trascurato, se non ignorato, la centralità di tale ambito.
In questo volume, Alessandro Camiciottoli ricostruisce in modo organico e minuzioso il pensiero estetico di Leopardi, collocandone i concetti salienti entro una complessa e articolata mappa storico-critica che spazia dai presocratici alla filosofia del Novecento. Sono così affrontate, sulla base di un’attenta documentazione testuale, sia questioni oramai dibattute da tempo dagli studiosi (come il rapporto tra Leopardi e i romantici italiani) che qui vengono impostate in modo nuovo, sia tematiche ancora in gran parte da esplorare, quali il singolare concetto leopardiano di arte popolare, la riflessione sull’epica e il ritorno all’antico in chiave estetica di cui tratta specialmente l’ultima parte dello Zibaldone. Ne emerge uno studio puntuale e aggiornato che, muovendo dall’ambito estetico, getta nuova luce sull’intera opera leopardiana.
Prezzo € 18.00
pp. 264
Formato 16x24
Anno 2010
ISBN 9788860321039
Prezzo € 11.20
pp. 264
Formato 16x24
Anno 2010
ISBN 9788860321039