Il Mugello è un territorio in cui la mezzadria ha messo radici profonde fino al Novecento inoltrato. Ma è stato anche, al contempo, il bacino di destinazione di un imponente flusso di infanzia abbandonata. Punto di partenza lo Spedale degli Innocenti di Firenze. Punto di arrivo le famiglie del contado, soprattutto mezzadrili, che, negli intendimenti di questo ente assistenziale dedicato a soccorrere gli esposti, erano chiamate a costituire gli incubatori di un loro riscatto. Una trama ha mantenuto a lungo in connessione il mondo dei poderi con quello dei “gettatelli”.
Il libro, sulla base di documentazione in prevalenza archivistica, si propone di gettare luce su questo intreccio di destini nel contesto mugellano. Da un lato le famiglie mezzadrili, soggette a una precarietà strutturale ma anche dotate di singolari capacità di captare e tenere coesi più nuclei e più generazioni. Dall’altro i trovatelli, monadi senza radici che potevano trovare in queste famiglie un approdo parentale e l’occasione di una ripartenza.