Cherubino è un uomo fatalmente attratto più che dalla donna, dalla femminilità, da quella parte mancante di sé che lo conduce in un abisso che solo l'incontro con la creatura in grado di incarnare questo ideale può colmare, benché per brevi e illusori attimi.
Ma ogni donna raggiunta rivela e conferma al protagonista la miseria e la sterilità di un'umanità incapace di andare oltre ipocriti valori e false pudicizie. La stessa moglie, donna mai davvero amata, si rivela meschina e implacabile nella sua vendetta nei confronti di un uomo che non ama e non può amare altro all'infuori dell'idea che dimora nella sua mente.
Il romanzo si dipana attraverso capitoli velocissimi, fugaci come gli amori e le avventure che raccontano, intervallati da sommarietti, motti e componimenti che – a corredo del testo principale – ben disegnano il contrasto tra il lirismo dell'idea e la prosaicità del reale che impedisce un riposo, una sazietà e un godimento liberi da preconcetti e costrizioni.