Villa Carlo
Esordisce negli anni Sessanta presentato da Sinisgalli e Pasolini in poesia, da Vittorini nella narrativa. Chiamato da Calvino alla Einaudi, ha collaborato agli ultimi «Menabò», ed è presente nel catalogo dello «Struzzo» con sette titoli. Fanno seguito numerosi altri titoli per Guanda, Editori Riuniti, De Agostini, Feltrinelli, Mondadori, Scheiwiller. Come critico, in Lector in tabula, ha radunato una scelta di quanto nel tempo è uscito a sua firma su «Paese Sera», «Il Messaggero», «Rinascita», «Il Contemporaneo», in anni ancora fruttuosi per la letteratura.