Alla poesia, come ricordava Mario Luzi riprendendo la lezione critica di Carlo Bo, si deve chiedere non la rappresentazione dell'esistente, ma un salto dal conosciuto e dal già dato, verso l'assolutezza che può balenare attraverso la parola. Così la poesia, anche nelle sue espressioni più colloquiali o attraverso il semplice registro del ricordo o del quotidiano, può forse aiutarci ad accostare verità più intime e profonde, il niente che è tutto evocato da Montale in Xenia.
Sono interpretazioni o suggestioni, possibili chiavi di lettura, che bene si possono adattare anche alla raccolta di versi Per ripetuto caso, esordio letterario di Pier Luigi Canzi. Frammenti e temi del suo discorso poetico, lo scorrere del tempo, le memorie familiari, la realtà della natura, ma anche il modificarsi della società e il disincanto di una generazione, si ricompongono infatti in un linguaggio delicato e insieme forte, prendono voce e definiscono un'epoca non solo della storia ma dello spirito.