L’uomo e il rapporto con sé medesimo, l’ambiente che lo circonda, l’incontro in prima persona con la natura come sistema totale degli esseri viventi. Gli attimi e le complessità, le aspettative
e i ricordi, la scansione cronologica degli eventi propri
e circostanti: il tempo.
«Un bel nido da lasciare a chi verrà», titolo di questa silloge e ultimo endecasillabo di una delle poesie che la compongono, è il verso che rappresenta la determinatezza della costruzione e l’indeterminatezza del suo futuro, l’auspicio di poter stabilire una continuità fra la realtà conosciuta e quella che mai si potrà conoscere.